La guerra incombe e il tenente Bottini deve riconquistare terreno in una missione pericolosissima, ordinata da un generale noncurante delle condizioni che la rendono un'impresa suicida. Si torna al passato, e Franti viene rimproverato duramente per aver schernito dei soldati alla parata delle forze armate e scappa. Il maestro Perboni cerca di parlare con l'indisciplinato alunno per capire le ragioni della sua disobbedienza e chiede aiuto a Coretti, perché lo sproni ad essere più disciplinato. Nulla vale a placare l'incontenibile Franti, che viene sospeso per un anno da tutte le scuole del regno.